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Channel: Commenti a: Sono già cento anni… Saussure nel 2013
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Di: Domenico Russo

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Il PRIN a cui accenna Gambarara andrebbe premiato, sono serio, dalla Presidenza della Repubblica. Se infatti calcoliamo che solo la pubblicazione di Bally e Sechehaye ha prodotto quel che ha prodotto, è facile prevedere che poter tutti leggere presto tutti i testi di Saussure avrà effetti ancora più vasti e profondi.
Già il Corso è uno dei libri più belli e importanti della storia, sotto ogni profilo (la potenza e vastità del quadro diacronico, il rigore temerario del quadro sincronico, in controllo fin quasi millimetrico delle innovazioni scientifiche e artistiche coeve) formativo incluso. E tuttavia, quel che si riesce a percepire dai lacerti dei Manoscritti di Harvard o degli Scritti inediti di linguistica generale, supera di gran lunga ogni possibile ottimistica previsione quanto alla rigorosità, vastità, novità e bellezza di quel che Saussure è riuscito a pensare.
C’è un particolare interessante in tutto questo. De Mauro riferisce che prima della sua edizione le copie del Cours in Italia non arrivavano alle due decine. Vengono in mente, allora, le poche decine di copie che circolavano in Europa tra il 1500 e il 1600 di un altro libro non male: Delle rivoluzioni dei corpi celesti.
Se tanto mi dà tanto, c’è caso che l’immagine di Saussure risulti ben più che più ricca e mossa…, con buona pace dei linguisti e dei filosofi del “con il de o senza il de”.


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